Trabattelli: guida per la scelta, l’uso e la manutenzione in sicurezza -

Trabattelli: guida per la scelta, l’uso e la manutenzione in sicurezza

Il 28/02/2022 Inail ha pubblicato una guida tecnica relativa all’uso dei trabattelli con lo scopo di fornire indicazioni per la loro scelta, la loro manutenzione e il corretto uso nei luoghi di lavoro. 

Tuttavia l’obiettivo del documento è anche quello di sottolineare i rischi connessi al loro utilizzo: essi risultano infatti facili da montare e da spostare e proprio in virtù di questa facilità molto spesso se ne sottovalutano i rischi.

Settori di utilizzo dei trabattelli 

Innanzitutto con l’espressione “trabattelli” si fa riferimento ad attrezzature provvisionali che vengono usate quando bisogna lavorare in altezza, generalmente per periodi di breve durata.

Vengono quindi utilizzati nel settore delle costruzioni, dei lavori di manutenzione di impianti e infrastrutture e nelle attività di restauro e ristrutturazione edilizia. Sono inoltre utilizzati nell’installazione di dispositivi di protezione collettiva contro le cadute dall’alto. 

Conformità all’articolo 140 del d.lgs. 81/2008 

L’uso dei trabattelli deve sempre essere conforme al decreto legislativo 81/2008. Particolarmente importante è l’articolo 14, in cui vengono individuati i requisiti che un trabattello deve possedere in modo tale da garantire stabilità, resistenza e sicurezza. 

In base a questa normativa ne vengono individuate due tipologie:

  • “trabattelli”: destinati ai lavori in cui è necessario spostarli, disassemblarli e riconfigurarli con rapidità e sono quindi costituiti da una sola campata;
  • “piccoli trabattelli”: utilizzati in spazi più ristretti e possono ospitare un solo lavoratore per volta.

Analisi e riduzione del rischio

I rischi legati all’utilizzo dei trabattelli possono essere classificati in:

  • Prevalenti (come quello della caduta dall’alto, di ribaltamento o dall’uso scorretto);  
  • Complementari (derivanti dalle lesioni e dalla caduta di oggetti durante il montaggio);
  • Cerivanti dall’attività lavorativa (come il montaggio di parapetti provvisori e reti di sicurezza, gli interventi di manutenzione delle tegole e di efficientemente energetico).

Per ridurre i rischi occorre invidiare e attuare le adeguate misure di prevenzione e protezione, nonché la scelta di un prodotto conforme al d. Lgs. 81/08 e alle norme tecniche.

Predisposizione di un piano di emergenza

Le conseguenze di un evento dannoso possono essere attenuate con la predisposizione anticipata di un piano di emergenza per il soccorso del lavoratore.

Se, ad esempio, il lavoratore accusa un malore, è necessario aver anticipatamente fornito agli addetti al soccorso la procedura di come accedere alla piattaforma per il salvataggio. A tal fine essi necessitano di un addestramento fornito dal datore di lavoro. 

Safety First offre percorsi di formazione per lavoratori e dirigenti, per preposti e rappresentati lavoratori. Scopri sul nostro sito i corsi e contattaci per ulteriori informazioni!

Articoli Correlati